domenica 12 marzo 2017

SONIA BRUGANELLI, I TRENTA EURO E L'AREO PRIVATO. POTENDO, PERCHE' NO?




Prima, la scorsa estate,  posta uno scatto di tutta l'allegra famigliola – mamma, papà, tre figli e regolare amico di famiglia al seguito – beatamente assisi sui sedili di un aereo privato noleggiato per recarsi in vacanza a Formentera  - mica a Finale Ligure, -  al grido  non solo di “bando agli iprocriti” ma soprattutto del più sincero e lineare “potendo permetterselo, perché no?”
Poi, non paga, a distanza di un nemmeno un anno ci ricasca, e posta di sua mano un video su Instagram  mentre è di fronte a un bancomat,  a Cortina d’Ampezzo, naturalmente,   perché nelle –peraltro stupende  -  valli di Lanzo ci vai tu, dove in risposta a un amico che la esorta a prelevare solo trenta euro, l’accorta massaia risponde giustamente con un “e che ci faccio con trenta euro?”,  dimostrando un indisctubile senso pratico.
Infine, pochi giorni fa, in un perseverare diabolico che veramente ci fa domandare se ci è o ci fa, posta un video della nobil prole, intenta a sciare sulle nevi, ovviamente di Cortina,scatenando l’invidia di chi Cortina e Formentera se le può permettere ben più raramente, dovendosi accontentare del più popolare mare di  Diano Marina  o delle più ordinarie nevi delle sopracitate valli di Lanzo o, al limite, della Val di Susa. Scatenando ancora una volta l’invidia di stuoli di rosiconi che le chiedono “ma i tuoi figli li mandi mai a  scuola?" cui segue la beffarda  risposta: “no, firmano con una X”.
Lei, l'avrete riconosciuta,  è Sonia Bruganelli, moglie del popolarissimo  conduttore televisivo Paolo Bonolis, che dall’estate scorsa si scatena su web e social postando graziosi attimi di vita familiare che hanno però purtroppo tutti lo stesso tenore o lo stesso olezzo. Quello dell’ostentazione cafona. Attenzione, non quello della ricchezza, del benessere raggiunto, del godersi i meritati,  legali e regolarmente tassati guadagni che derivano da una professione – quella del conduttore televisivo esercitata dal consorte -  che, per quanto privilegiata, riviste comunque i connotati di un vero e proprio mestiere, no. E' il sentore della spocchia e della boria di chi si autocompiace della propria fortunata condizione, dimenticandosi delle ben diverse condizioni in cui si arrabatta la maggior parte dei propri simili.
Questo è quello che si rinfaccia alla gentil signora, l'ostentazione becera, pacchiana,  e non la posizione agiata e privilegiata: ben pochi infatti, al contrario di quanto afferma Bruganelli nei suoi post, sono  ancora così triviali e forcaioli  da dare addosso a chi, per merito o per fortuna, dispone di risorse maggiori delle proprie o di un’occupazione cui molti di noi aspirerebbero, pur non avendo le doti  e le abilità indiscusse del noto marito. 
Quello che dà  invece fastidio, in questi video, in queste scenette di vita dorata ostentata, è la manifestazione del lusso, del benessere, di una condizione  di privilegio che mi permette di poter noleggiare un areo per andare a Formentera o di considerare  praticamente  nulla una somma – trenta euro – che per alcuni invece può essere importante. Se Maria Antonietta avesse mai veramente pronunciato la fatidica frase che le viene attribuita e che suona “Il popolo non ha pane? Che mangino croissants!”, la Bruganelli, nella sua inattaccabile quanto miserrima logica,  ne sarebbe la novella interprete. 
Dimenticando che il non ostentare la propria condizione privilegiata in un Peaese dove il tasso di disoccupazione giovanile sfiora il 40% e dove molte persone, tra cui molti anziani  dopo una vita di regolare lavoro,   non riescono ad arrivare a fine mese, né  tantomeno a farsi un giorno di vacanza nemmeno a Milano Marittima non è ipocrisia: è semplicemente rispetto.
A volte, sarebbe bene  tenerne conto.
Potendo, perchè no? 



foto: Torino Today

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