venerdì 9 giugno 2017

I NUOVI GELATI BLASONATI DI TORINO NON MI PIACCIONO. POSSO DIRLO?


Posso dire che il gelato di Marchetti non  mi piace?
Posso dire lo stesso di Ottimo,  dell'Agrigelateria San Pè e anche di Nivà?
Posso dirlo senza rischiare la scomunica o  vagonate di commenti saccenti che mi triturano le cosiddette con i soliti commenti sull'eccellenza delle materie prime, del territorio, dell'artigianalità e tutte  i soliti luoghi comuni che si tirano fuori in questi casi?
Sì, posso dirlo, perchè non diffamo nessuno ed esprimo un mio gusto esclusivamente personale. 
E il mio gusto personale, che non è certo quello di un esperto del settore, di un critico gastronomico o comunque di una persona competente in materia,  mi dice che, a prescindere dalla qualità delle materie prime o dei processi di lavorazione, il gelato di Marchetti, Ottimo, Agrigelateria San Pè o Nivà non mi piace. 
E, sia ben chiaro, non certo per partito preso o per insulso spirito di contraddizione, ma perchè proprio non sono di mio gradimento né sapore né consistenza, e le mie ignoranti papille di persona comune e non di critico gastronomo di lungo corso non lo trovano gradevole. 
La constatazione è peraltro condivisa, come dicevo sopra,  con altri "mostri sacri" dell'arte gelatiera torinese, quali la tanto decantata agrigelateria San Pè, che certo, si avvale di  materie prime eccellenti, tanto che il latte proviene dalle stesse mucche dei loro appezzamenti, ma che, a mio modesto parere, restituisce un prodotto mediocre. 
O anche con "Ottimo", per il quale, in due differenti test in  due diversi punti vendita, ho riscontrato le stesse caratteristiche di cui sopra. 
Stessa cosa per Nivà, che sta cercando di replicare il gelato di Rivareno con risultati a mio parere assai modesti. Lo stesso mi era capitato con Grom, anni fa: quando dicevo che il gelato di Grom non  mi piaceva, che era troppo freddo, troppo duro, troppo poco cremoso e con i gusti poco distinguibili, mi davano dell'ignorante alimentare. E ora..
Bene, ora ho (ri)provato con Marchetti. E' di Torino, è il gelatiere del momento ed è letteralmente idolatrato ovunque, e soprattutto intende porsi un gradino più in alto degli altri concorrenti, per questo le sue aspettative nei suoi confronti sono state maggiori ed è stato da parte mia oggetto di una attenta valutazione. Bene, il mio (secondo) test è stato con una coppetta (il primo test, tempo fa nel punto vendita di Corso Vittorio non era andato a buon fine, per questo ho deciso di dare una seconda chance con la nuova apertura, qui a Torino, in piazza CLN), e i gusti prescelti sono stati gianduja e zabaione al marsala, due gusti classici, per me che sono di Torino, a cui sempre ricorro per i miei test gelatieri. 
Allora, il gianduja era praticamente un cioccolato fondente, molto accentuato e quasi amaro, adattissimo ai cultori del cioccolato puro, molto meno a me,  che amo il gusto gianduja più tradizionale, meno improntato sul cioccolato fondente e più sulle nocciole, come ad esempio quello del mio insuperato Fiorio. Inoltre, lasciava un retrogusto forte, polveroso, una specie di allapppamento alla bcca, certo indice di ottima materia prima, che però io non ho gradito. Nocciole non pervenute, a tal punto che ho pensato che il commesso avesse sbagliato carapina, dandomi del cioccolato noir al posto del mio amato gianduja. 
Poi ho preso il gusto zabaione al Marsala. Difficilmente se mi avessero bendato avrei riconosciuto il gusto allo zabaione, tantomeno il Marsala. In una prova a cieco lo avrei scambiato per normale crema, per di più dolcissima. Ecco, il dolce era l'unico sapore che sono riuscita a distinguere Consistenza? Morbida, abbastanza, ma la cremosità e l'avvolgenza di Fiorio (sì, di nuovo lui), come anche i gusti e la consistenza di Rivareno, ormai sparito da Torino per lasciare il posto al per me insipido gelato di Nivà di Piazza Vittorio e Via Lagrange, è un'altra cosa.  La panna poi, sicuramente montata a mano o con metodi artigianalissimi, era particolarmente "morbida", come si può notare in foto.
Detto ciò, quello di Marchetti è un buon gelato, si vede, le materie prime saran sicuramente ottime e i torinesi lo stan premiando. 
Peccato che io abbia altri gusti. 
Viva Fiorio, viva la monarchia. 

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.