venerdì 21 luglio 2017

FONDAMENTALISMO VEGANO NELLE MENSE SCOLASTICHE TORINESI



E alla fine, le minacce sono diventate realtà.
E a farne le spese per primi, come sempre, sono i più deboli, che in questo caso sono rappresentati dai piccoli fruitori delle mense scolastiche torinesi.
A loro, per un giorno al mese solo per iniziare, saranno categoricamente proibiti noti cibi killer quali polli arrosto e patatine fritte, polpettine al sugo e polentine con formaggio, già tristemente famosi per aver spedito al Creatore battaglioni di pargoli affamati.
Per un giorno al mese, i piccoli alunni saranno infatti costretti per pranzo a  cibarsi esclusivamente di minestrone di cavolo nero e insalatina di carote, lenticchie in umido e fagioli in insalata. Una vera festa, per loro, nonché il giusto  nutrimento dopo cinque lunghe ore di lezione.
D’altronde, Chiara Appendino, il sindaco cinque stelle del capolougo sabaudo, era stata chiarissima quando, all’inizio del suo mandato, aveva inserito nel programma di governo la promozione di Torino come città “vegan friendly”, facendo subito infuriare orde di macellai timorosi di perdere il lavoro così come di vecchi torinesi affezionati agli agnolotti al sugo d’arrosto e ai bolliti misti.
Dopo aver fatto quindi fatto parziale dietrofront  di fronte ai più coriacei macellai, l’Amministrazione torinese pentastellata  ha pensato bene di tornare alla carica con il suo programma vegan-salutistico con soggetti meno ostici e problematici, ovvero i bambini, trovando inoltre anche una provvidenziale sponda in legioni di mamme informate, desiderose di nutrire i loro pargoli secondo i più moderni dettami della moda dell’alimentazione, in linea con autoproclamatisi “scienziati” nutrizionisti dai piedi scalzi o secondo le più aggiornate teorie dell’alimentazione lette nell’attesa della piega settimanale su Chi, Vero Cucina oppure su Facebook.
L’unica eccezione rispetto al ferreo e salutare menù vegano sarà rappresentata dal formaggio: ai 25.000 piccoli fruitori delle mense torinesi, l’Amministrazione Comunale permetterà ancora – bontà sua – di insaporire la pastasciutta al ragù (di verdure, ovviamente) con una grattugiata di Parmigiano Reggiano, unica consolazione per i piccoli affamati tra un mesto piatto di zucchine in umido e una triste insalata di carote.

Una piccola gioia di origine animale, di fronte a tanto fondamentalismo vegano.

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.