mercoledì 19 luglio 2017

MA TU GUARDA IL CASO, I POST FOTOCOPIA CHE CIRCOLANO PER IL WEB. LA CARBONARA DI NIGELLA



Prosegue la simpatica rubrica intitolata “ma tu guarda il caso”, e che raccoglie tutti le occasioni in cui, guarda tu il  caso, alcuni post scritti dalla sottoscritta per Dissapore si ritrovano, dopo un paio di giorni, ri-pubblicati a volte praticamente uguali da parte di altre testate, riviste o media.
Certo, molti di questi non sono a livello del post che si è guadagnato la palma d’oro, e qui riportato, e dove il caso ha voluto che l’ignaro articolista fosse ispirato proprio con le stesse, identiche, medesime parole della sottoscritta, ma ad una attenta lettura si nota comunque come il caso ci abbia comunque messo anche qui lo zampino, facendo registrare delle curiose uguaglianze
Tra l’altro, è vero che molti di questi post riguardano articoli di riviste straniere, per lo più americane o inglesi, ma è anche vero che nel tradurle la sottoscritta ha anche cercato di dare un’impronta personale, una nota distintiva che, guarda caso, è poi stata ritrovata anche negli articoli di altre riviste. Eh, il caso, questo dispettoso…
Ad ogni modo ecco il secondo episodio della telenovela sui post fotocopia, e che rigurda il recente episodio della ricetta di carbonara pubblicata da Nigella Lawson. Su Dissapore è comparso il 6 luglio, e 2 giorni dopo, l’8 luglio, è comparso su un'altra nota rivista di cibo.
 Non solo Nigella viene definita in entrambi i casi “dea dei focolari”, ma addirittura l’elenco delle sviste riportate nella ricetta della cuoca inglese sono praticamente le stesse ed  elencate nel medesimo ordine in entrambi i post, persino lasciando inalterati i nomi degli ingredienti come Parmesan quando si è deciso di non tradurli con il corrispondete italiano “Parmigiano” o quando si nota, in modo del tutto personale, che la panna non dovrebbe essere necessaria per aggiungere cremosità alla preparazione, cremosità che dovrebbe essere garantita solo da un magistrale connubio tra uova e formaggio.

Post Dissapore, 6 luglio 2017
“Nigella, sei una donna meravigliosa, ma le tue ricette sono la MORTE della cucina italiana, davvero. Niente panna nella carbonara, MAI, solamente uova”

Come dar torto alla lettrice che ha commentato la versione rivisitata e (s)corretta della carbonara da parte di Nigella Lawson, cuoca tv, dea dei focolari inglesi e icona curvilinea per antonomasia?

Ma magari fosse solo per la panna.
Certo, un errore soltanto da matita blu che, ammettiamolo, alcuni di noi commettono ogni giorno per dare quel tocco di cremosità in più alla carbonara che invece, dovrebbe essere il risultato di un semplice, ma magistralmente eseguito, connubio tra uova e formaggio.
Nigella, invece, nella sua allucinata versione del piatto romano, oltre alla panna riesce a ficcare la pancetta al posto del più ortodosso guanciale, e pure un goccio di vino bianco, o perché no vermouth, giusto per gradire.
Ma panna, vino, vermouth e pancetta a parte, Nigella commette anche un altro errore: tralascia infatti del tutto il pecorino, rimpiazzato dal più popolare, almeno nella terra di Albione, “Parmesan”.
Ignominie che hanno provocato una sfilza di commenti negativi, alcuni pacati, come quello della lettrice che scrive “è una tua ricetta, non è la carbonara. Niente vino, niente panna, soltanto uova nella vera carbonara italiana”.
Altri più coloriti, che indicano come la bella Nigella, al pari di altri suoi colleghi inglesi, in Italia potrebbe al massimo lavare i piatti.
A Nigella non manca comunque il sostegno dei fan, che scrivono, ad esempio:
“Non dar retta a questi idioti: la panna dona più cremosità alla carbonara, io la aggiungo sempre. Gli italiani fanno tanto i pignoli sulle loro ricette, e non amano le sperimentazioni culinarie; ma è un vero peccato, perché alla fine continuano a mangiare le stesse cose, sempre e sempre. E si prendono troppo sul serio”.
Capito, Nigella? Ci prendiamo sul serio. Soprattutto quando si parla di carbonara.

Post "ma tu guarda il caso", 8 luglio 2017

La guru inglese della cucina è fortissima in molte ricette, ma ha delle idee alquanto bizzarre circa la carbonara. Ecco la ricetta dello scandalo
Nigella Lawson la giornalista e conduttrice televisiva inglese incoronata a dea del focolare domestico, questa volta l’ha combinata grossa. In uno dei suoi recenti post ha infatti proposto la ricetta della carbonara facendo infuriare italiani e foodie di tutto il mondo
 Eravamo pronti a perdonarle l’uso della pancetta anziché del tradizionale (e più adeguato) guanciale: del resto reperirlo all’estero potrebbe non essere immediato e Nigella è nota per proporre ricette semplici, adatte a essere preparate anche dai cuochi meno esperti. Notiamo con orrore che l’alternativa proposta alla pancetta è il lardo, meglio proseguire!
Ma la panna? Era necessario inserire la panna nella ricetta? No. La risposta in coro del web (e non) è no. La cremosità della pasta data dal giusto equilibro tra uovo, formaggio e magari una cucchiaiata di acqua di cottura, non ha niente a che vedere con la panna e pensare di ottenerla aggiungendo un ingrediente così grasso e corposo è un’ingenuità.
Oltre a non comparire in nessuna delle versioni della ricetta originale infatti, la panna modifica il sapore della carbonara fino a confondere i piacevoli contrasti regalati da uova, guanciale, grana, pecorino e pepe in una crema che ha poco a che vedere con la preparazione romana.
Ma gli errori non finiscono qui. Oltre a confondere pancetta e guanciale e suggerire di utilizzare la panna, Nigella consiglia di aggiungere alla ricetta un po’ di vino o addirittura vermouth. Siamo all’oscuro delle eventuali ragioni che l’abbiano portata a suggerire di sfumare vino o vermouth sulla pancetta che si rosola, ma è inutile dire che l’unico risultato potrebbe essere un’alterazione del gusto della preparazione. Ma le dimenticanze e le fantasie di Nigella non finiscono qui: dov’è il pecorino? Suggerire semplicemente “Parmesan” è un’imperdonabile semplificazione che allontana il piatto sempre di più dai sapori tradizionali romani.
Per concludere nella ricetta non si fa menzione di tuorli, ma è bene ricordare che sono l’unica parte delle uova da utilizzare nella ricetta.

E allora per non fare come Nigella, ecco un articolo nel quale abbiamo spiegato i segreti della ricetta.

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