Premessa: ognuno sul proprio blog o sulla propria pagina
Facebook ci scrive quello che cavolo gli pare - e ci mancherebbe altro - nei limiti ovviamente di quanto stabilito dall’ordinamento
giuridico, dalla decenza e dal rispetto reciproco (o almeno così dovrebbe essere)
Premessa n. 2: è, o dovrebbe essere, altrettanto pacifico
che se uno si espone su un social network e ha vagonate di followers, dovrebbe
comunque accettare di buon grado commenti e opinioni diverse dalle proprie,
sempre, ovviamente, se espressi con cortesia, educazione e rispetto.
Non mi sembra di aver mancato in alcuna di queste caratteristiche,
quando ho postato un mio commento sulla seguitissima pagina facebook “Fatto in
casa da Benedetta”, che seguo, o meglio seguivo, sempre con piacere per le ricette semplici e
veloci e per il viso materno e confortante della fondatrice del blog, che termina tutti i suoi video
assaggiando con gusto quanto appena preparato.
Bene, ieri, sulla pagina Facebook di Fatto in casa da
Benedetta è stata postata la
ricetta di un gradevole tiramisù, ovviamente “fatto in casa”. Talmente fatto
in casa che le uova, sia tuorli che albumi, erano inseriti crudi, non
pastorizzati, come piace tanto ai sostenitori del “mia nonna faceva così” o del
“come una volta”, spesso dimentichi del fatto che una volta la gente moriva per la salmonella veicolata dalle uova senza manco saperlo e i bambini morivano per
brucellosi da latte appena munto, pure loro senza saperlo.
Ma il fascino perverso della
nonne è duro a morire, tanto quanto le farneticazioni degli antivaccinisti, e
allora via di metodi tanto all’antica quanto potenzialmente pericolosi.
Uno dei primi commenti di un utente chiedeva infatti il
motivo per cui non venissero pastorizzate le uova, procedimento semplicissimo da
fare anche in casa e consistente praticamente nello scaldare un po’ di
zucchero con acqua, prima di rovesciarlo sulle uova, per diminuirne la carica
batterica; a tale commento Benedetta rispondeva genuinamente e candidamente che “io non pastorizzo le uova,
ma uso solo uova freschissime di categoria A, reperibili in ogni punto
vendita”, come se la freschezza fosse in rapporto diretto con l'assenza del batterio della salmonella o altri simili.
La stessa identica cosa
rispondeva ad altri commenti di altri utenti sempre in riferimento alla
mancata pastorizzazione delle uova e sul rischio di salmonellosi.
Di fronte a questa palese mancanza di informazione, non ho potuto fare a meno di dire la mia, esprimendo quanto ormai di pubblico dominio in un commento cortese e gentile ma nello stesso tempo molto esplicito. Questo:
“La freschezza delle uova non a nulla a che vedere con
il batterio della salmonella. Utilizzare uova crude nei dolci può andar bene 99 volte, o anche sempre, ma
alla centesima può andar male, e quando va male, va male di brutto. La
salmonellosi infatti può essere letale – e fatti drammatici dall'esito fatale si sono già verificati-
soprattutto riguardo ai bambini. Con la
salute non si scherza”.
Posto il commento a metà pomeriggio.
Verso sera torno sulla pagina e…..mistero, il mio commento è
sparito!
Mah, forse non l’avrò salvato, forse c’è stato un inconveniente
con la rete, forse... mah....Ad ogni modo, lo ri-posto in serata, uguale uguale. E stamattina
controllo: sparito di nuovo!
Provo
allora a re-inserirlo, per la terza volta, e….sorpresa: non riesco nemmeno più a commentare: sono stata
bloccata! Posso sì ancora vedere post e commenti altrui, ma non posso più inserirne di miei.
Evidentemente, le mie argomentazioni sulla salmonella e sulle
uova crude sono state giudicate improprie, indecorose e soprattutto inopportune
per quello che si vuole imporre come il re dei blog del “fatto in casa”, della neo - religione del genuino, semplice, del “come una volta”. Peccato che una
volta si morisse di salmonella. Molto di più rispetto a quanto, grazie alla maggiore conoscenza e a minime accortezze quotidiane, tra cui il pastorizzare le uova in casa, non accada oggi.
Ed è un peccato che chi ha la responsabilità di essere comunque un personaggio pubblico, con migliaia e a volte milioni di follower, faccia passare il messaggio che tali pratiche di igiene minima siano solo artifici da apprendisti stregoni, inutili vezzi da fanatici senza nerbo, un qualcosa di tanto inutile quanto superfluo da essere relegato in un semplice "io non le pastorizzo ma tu se vuoi puoi farlo" soltanto per qualche click in più e per compiacere l'esercito sempre più compatto dei fautori del “io ho sempre mangiato
uova crude e non sono ancora morto” (anche perchè chi è passato a miglior vita, purtroppo, non è qui a raccontarlo)
Non seguirò più
il sito in questione, con gran gioia, immagino, della titolare, la quale ha dimostrato di gradire così poco i miei commenti: da semplice sito senza
pretese di una simpatica casalinga che proponeva ricette senza fronzoli, è
diventato in pochi anni un sito pretenzioso - anche se di una pretenziosità mascherata sotto una spessa coltre di "genuinità" - , che sotto l’emblema del “fatto come una volta” invita i vip del
momento, che siano la scrittrice Sveva Casati Modignani o Mara Maionchi, e che
in nome del “fatto in casa”, del "genuino" e dell' immenso consenso a questi concetti collegato non esita a
diffonder, immagino consapevolmente, pratiche errate e potenzialmente rischiose per migliaia di utenti
innamorati del guru, o meglio della guru, di turno.
Che questa vesta ostentatamente, e onestamente, i panni esclusivi e trendy di Chiara Ferragni o quelli più ricercatamente dimessi e alla buona di Benedetta.
Foto dal web
...ti stimo. Sei grande Cinzia :-)
RispondiEliminaCiao Cinzia! Anche io ti voglio sempre bene :-) Un abbraccio grande:-)
EliminaMa veramente? ? Che delusione...
RispondiEliminaMa sai che è successo anche a me? E ti assicuro che neanche il mio era un commento sgarbato, e nemmeno critico. Non la seguo più neanch'io. Che pena.
RispondiEliminaHo notato infatti che se qualcuno si azzarda ad inserire una piccola critica, la risposta non è gentilissima e vieni massacrata dai suoi suoi followers. Peccato
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