A voler esser brutali potremmo
chiamarla birra fatta con acqua di
fogna.
A voler essere
fini potremmo chiamarla birra prodotta con acqua reflua di scarico.
Ma la realtà è che la sostanza non cambia: sempre di birra
fatta con acqua di scarico, si tratta. Sì, acqua di scarico: proveniente cioè
da lavandini, docce, vasche e, sì, anche dai water.
Questa è la nuova frontiera dell’ecologia, questa la nuova
frontiera del riciclo esasperato, del recupero portato alla sua massima
espressione, vale a dire quella dei naufraghi costretti a bersi la loro stessa
urina sperduti in mezzo all’oceano.
Ora, quella stessa sorte pare toccare anche a noi, naufraghi
metropolitani attenti all’ambiente
e contro ogni spreco, soprattutto dell’acqua.
Ed è per questo
che un’azienda produttrice di birra degli Stati Uniti, la Stone Brewing di San
Diego, ha da poco messo in
commercio la sua “Full Circle Pale
Ale”, così come riportato da Repubblica.
La birra è stata presentata nel corso di un evento nella
cittadina di Liberty Station ed ha subito riscontrato un successo inaspettato. IL senior manager dell’azienda ha
dichiarato che sì, all’inizio era
un po’ refrattario al pensiero di usare acqua del water per la
produzione di birra, ma alla fine
ha voluto tentare l’azzardo creando, a suo dire “una tra le migliori tre Pale Ale che ho creato negli anni”. Ed anche il sindaco della città ha insistito oltremodo per
assaggiare la rivoluzionaria birra, trovandola anche lui squisita. Certo,
bisogna precisare che da anni la città di San Diego soffre di costante siccità, e la città, che
non riesce a far fronte al consumo di acqua, è costretta ad importarne bel
l’85% da altri Stati americani. Fattore che va di certo ad influire sul favore
con cui tutte le iniziative volte al risparmio ed al recupero di acqua sono
viste. Ma non sono solo istituzioni ed autorità ad esser stati entusiasti della
singolare birra: anche molti normali cittadini hanno molto gradito la bevanda
per cui, oltre alle acque di scarico, sono anche stati selezionati pregiati
luppoli Riwaka e Wai-iti della Nuova Zelanda, nonché malto di frumento
arricchito con segale maltata.
E i commenti sono stati entusiastici: chi lodava i sentori di caramello, chi quelli dei
frutti tropicali e chi quelli del
luppolo.
Ma, ne siamo certi, i commenti più graditi, in questo caso,
sono stati altri, e cioè quelli di coloro che hanno trovato il gusto della
nuova birra “molto pulito”.
Al momento, disgraziatamente, la birra da toilette non è ancora
in vendita, ma la Stone Brewing confida
di poterla mettere in vendita in tempi brevissimi.
Aspettiamo tutti trepidanti, mentre nel frattempo saremo
costretti a dissetarci con della normale, ordinaria birra prodotta con altrettanto
ordinaria acqua, non (ancora) di
scarico.
Godiamocela, finchè
possiamo.
Crediti: Repubblica. Immagini: Pure Water San Diego
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